AGRICOLTURA DI PRECISIONE
Scopri come l’agricoltura di precisione può aiutarti nella gestione agricola, riducendo i tempi, massimizzando le rese e diminuendo gli sprechi e i costi.
Approfondimenti
L’agricoltura di precisione è una gestione aziendale (agricola, forestale e zootecnica) basata sull’osservazione, la misura e la risposta dell’insieme di variabili quanti-qualitative inter ed intra-campo che intervengono nell’ordinamento produttivo. Ciò al fine di definire un sistema di supporto decisionale per l’intera gestione aziendale, con l’obiettivo di ottimizzare i rendimenti nell’ottica di una sostenibilità climatica, ambientale, economica, produttiva e sociale.
In breve, agricoltura di precisione significa fare la cosa giusta, al posto giusto, al momento giusto.
L’agricoltura di precisione, come suggerisce il nome, significa l’applicazione di quantità precise e corrette di acqua, fertilizzanti, pesticidi ecc… al momento giusto per la coltura per aumentarne la produttività e massimizzarne le rese. Gli agricoltori ottengono così un ritorno sull’investimento risparmiando sui costi dei prodotti impiegati.
Il secondo beneficio su scala più ampia riguarda gli impatti ambientali. Applicare la giusta quantità di concimi e pesticidi nel posto giusto e al momento giusto favorisce le colture, i terreni e le acque sotterranee e quindi l’intero ciclo colturale.
Di conseguenza, l’agricoltura di precisione è una pietra miliare dell’agricoltura sostenibile, poiché rispetta le colture, i terreni e gli agricoltori.
L’agricoltura sostenibile cerca di assicurare una fornitura continua di cibo entro i limiti ecologici, economici e sociali necessari per sostenere la produzione a lungo termine. L’agricoltura di precisione cerca di utilizzare sistemi ad alta tecnologia per raggiungere questo obiettivo.
La pratica dell’agricoltura di precisione è stata in gran parte spinta dall’avvento del GPS e delle relative tecnologie ad esso connesse.
Infatti, la capacità di localizzare una posizione precisa in campo consente la creazione di mappe della variabilità spaziale (es.: vigore vegetativo, resa del raccolto, caratteristiche del terreno/topografia, contenuto di sostanza organica, livelli di umidità, livelli di azoto, pH, EC, ecc…).
Questi dati sono ottenuti rilevando immagini geo-referenziate con sensori montati su satelliti, droni o trattori, che, dopo essere stati elaborati adeguatamente, vengono inseriti in macchine a rateo variabile (VRT) come seminatrici, irroratrici, spandiconcime e vendemmiatrici per distribuire in modo ottimale le risorse.
Tra le nuove tecnologie utilizzate in agricoltura ci sono i trattori autonomi e i macchinari senza conducente dotati di GPS per le operazioni colturali come la concimazione, la raccolta e il diserbo. Robot avanzati (AgBots) in grado di effettuare le operazioni di campo in modo autonomo sono in fase di collaudo e sviluppo.
Dall’altro lato, l’avvento dei droni avvantaggia anch’esso l’agricoltura di precisione perché permette di scattare immagini ad alta risoluzione e prevedere i rendimenti futuri basandosi su monitoraggi continui in campo della coltura.
Il “cervellone”, che permette di elaborare tutti i dati da droni e sensori in campo trasformandoli in azioni appropriate, è il sistema di supporto alle decisioni (SSD), utile anche per prevenire le malattie ed ottimizzare l’uso dell’acqua.
I droni agricoli sono droni muniti di appositi sensori multispettrali e termici in grado di aiutare l’agricoltore o l’agronomo nel monitoraggio della crescita delle colture e nell’individuazione di zone stressate e carenti, in modo da aiutarlo a prendere le decisioni più corrette.
Attraverso l’uso di tali sensori, si ottengono mappe tematiche dei campi per evidenziarne lo stato di salute e gli stress idrici, utili per migliorare i raccolti e l’efficienza dell’azienda agricola.
I droni in agricoltura possono dare all’agricoltore i seguenti vantaggi concreti:
- Individuare carenze e zone stressate della coltivazione
- Individuare stress idrici e infestazioni di parassiti
- Rilevare le differenze tra piante sane e stressate
- Migliorare la quantità e la qualità del prodotto finale
- Ottimizzare l’irrigazione, la concimazione e la raccolta
- Mappare le produzioni